Passo tanto tempo a chiedermi se sia deleterio o meno rivestirsi di un'anaffettività generalizzata ma purtroppo incredibilmente selettiva.
Quello che non sento non vuol dire che non esista, è solo altrove e quando scoppia, il boato è tremendo.
Altrove sa che faccia hai e sa come venire a trovarti.
Altrove non è nessuno, ma ti fa ballare più di tutti.
Altrove sa che non è colpa sua, ma il lavoro è una cosa sacra.
E così (ri)scopro di essere umano e di non essere impermeabile, al massimo antivento.